RESTI UMANI A “ACTUN TUNICHIL MUKNAL” – BELIZE.
BELIZE
Terra stupenda e famosa per la sua barriera corallina che molti definiscono come la più bella del mondo,
è conosciuta anche per il suo lato misterioso.
La città di San Ignacio, nel distretto di Cayo, ospita infatti un complesso sistema di grotte circondato da
leggende poiché al suo interno sono stati rinvenuti scheletri, tutt’ oggi visibili, ceramiche calcificate nel suolo e manufatti in pietra usati a scopi cerimoniali.
Parliamo di un sistema di grotte lungo quasi 5km, uno dei più importanti siti archeologi Maya.
ACTUN TUNICHIL MUKNA, così si chiama il luogo, è conosciuto anche come la Grotta del Sepolcro di Pietra, èd è stato ufficialmente aperto al pubblico solo nel 1998 seppur le sue origini siano molto molto più antiche.
All’interno della grotta giacciono oltre 14 scheletri ma il più famoso è quello della “Fanciulla di Cristallo” con ossa perfettamente calcificate che appaiono brillanti e cristallizzate.
Uno spettacolo di rara bellezza perfettamente conservato dalla natura.
E’ possibile visitare la grotta solo con guide specializzate che vi forniranno tutto l’ occorrente per
attraversare la caverna in modo sicuro.
Questa gita richiede molta energia e sforzo fisico, sarete infatti al freddo e al buio per quasi 3 ore di percorso. Pensateci bene se soffrite di claustrofobia o se non siete in perfetta forma fisica.
Partendo dalla città bisogna affrontare un percorso di oltre 1 ora nella giungla che comprende
l’ attraversamento di 3 corsi d acqua.
Si inizia poi a a risalire un fiume che scorre dentro la grotta e che in alcuni punti obbliga a nuotare, in altri a strisciare sul terreno e in altri ancora a cimentarsi in scalate di pareti rocciose. L’ unica luce che avrete a
disposizione è quella delle lampade da speleologi, ma quello che vedrete sarà un esperienza indimenticabile.
Il prezzo va dai 75US $agli 85US $ a persona.
Come se non bastasse, la vita animale della grotta è piuttosto intensa.
Lungo il percorso sarete a stretto contatto con colonie di pipistrelli granchi d’acqua dolce, lontre , e diversi ragni predatori.
Si racconta che i Maya chiamassero questo posto “Xibalbá”; termine che indicava l’ oltretomba governato dagli spiriti della malattia e della morte.
Se questo non vi sconvolge programmatevi una gita!:)
Fotografie: BERNARD DUPONT e CAROLYN WHITSON